Il filo rosso: storie del PCI in Abruzzo
La storia della sinistra in Abruzzo è come un filo rosso che collega eventi e figure, luoghi e
lotte, vittorie e sconfitte, battaglie ideali e scelte pragmatiche: dipanatelo insieme a noi, in
una mappa interattiva che, a partire dai documenti del nostro archivio, costruiremo mese
dopo mese, anno dopo anno
lotte, vittorie e sconfitte, battaglie ideali e scelte pragmatiche: dipanatelo insieme a noi, in
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dopo mese, anno dopo anno
Celano, 30 aprile 1950
La tipica brezza di una sera primaverile avvolge il borgo di Celano, in provincia dell’Aquila, mentre il sole scende sulla giornata del 30 aprile del 1950. Piazza IV novembre è gremita di braccianti, in attesa che finisca l’incontro in corso nella Sala Comunale. Il clima è speranzoso ma anche calmo e ordinato, esattamente quello che ci si aspetta davanti a una svolta decisiva, un nuovo inizio: dopo anni di abusi e lotte, finalmente la Commissione di avviamento al lavoro è riunita, per decidere chi convocare per la giornata lavorativa del 2 maggio nella piana del Fucino.
Ortucchio, 14 ottobre 1944
Il fronte è passato, ha lasciato distruzioni e lutti, ma la guerra finalmente è finita e si può coltivare la speranza. O almeno così sembra ai braccianti, ai contadini e alle donne di Ortucchio, nella Marsica. E invece, a ottobre, c’è il primo dei molti, sanguinosi eventi del dopoguerra, che segna la ripresa delle lotte del movimento contadino in Abruzzo.
Ve lo raccontiamo con questo documento tratto dal nostro archivio.
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Il ricordo di Luigi Di Paolantonio:
dalla Cgil al Parlamento, una vita spesa per i lavoratori
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