Nel giugno del 1944, tra il 9 e il 18 del mese, l’Abruzzo veniva liberato dall’occupazione nazifascista.
Chieti fu liberata il 9 giugno, Pescara il 10, L’Aquila il 13 e Teramo il 14. Tra il 17 e il 18 giugno 1944, infine, si completò la liberazione dell’intero territorio regionale.
Nell’81° anniversario di quegli eventi fondamentali, la fondazione Abruzzo Riforme, in collaborazione con l’Anpi, propone un convegno di studi dedicato a L’Abruzzo nei primi anni dopo la liberazione dal nazifascismo, che si svolgerà l’11 giugno nella Sala Berlinguer della sede della Fondazione in via Lungaterno Sud n. 76 a Pescara.
Come spiega il titolo, l’incontro è dedicato alla fase immediatamente successiva alla fine della guerra, e indagherà le dinamiche politiche, sociali, istituzionali e memoriali che caratterizzarono la regione nei primi anni della transizione democratica.
Attraverso i contributi di storici, docenti universitari e rappresentanti delle istituzioni civili e della memoria, l’incontro si concentrerà sul ruolo degli Alleati nella Liberazione del Mezzogiorno, sulla difficile opera di ricostruzione documentata nelle relazioni prefettizie, sull’epurazione del personale compromesso con il regime, sulle ferite lasciate dalle stragi nazifasciste e sulla loro elaborazione nella memoria pubblica, fino a una riflessione più ampia sulla ricostruzione culturale e civile dell’Abruzzo.
Il convegno vuole essere un momento di dialogo critico e di valorizzazione storiografica, capace di illuminare un passaggio decisivo nella storia regionale e nazionale, in questo percorso celebrativo che tra il 2023 e il 2026 sta vedendo molte istituzioni impegnate a riflettere sul tornante decisivo della storia italiana 1943-1946.