libro coverE sarà proprio questa l’esperienza, vissuta accanto a una delle figure di riferimento dell’intera storia del Movimento operaio italiano, come Di Vittorio – su cui ritornerà negli anni con continui approfondimenti e riflessioni - a segnare per sempre “Tom”. Che prima della fine prematura, nel 1976, avrebbe ricoperto ruoli politici e istituzionali di primissimo piano: deputato comunista nella seconda e terza legislatura repubblicana, senatore della Repubblica nella quinta, dirigente della Alleanza contadina.

Renzo Trivelli, altro storico dirigente del Pci, che gli fu accanto fino all’ultimo, lo descrisse, nella prefazione al volume “Abruzzo lotte e prospettive” dello stesso Di Paolantonio come 
«parte di quella generazione di militanti e dirigenti che, non provenienti dalla cospirazione e da una rigida educazione terzinternazionalista, costruirono il Partito Nuovo di Togliatti».
Un profilo particolare, dunque, quello di Luigi Di Paolantonio, che ancora Trivelli volle ricordare così: «I
l sesto piano di via delle Botteghe Oscure, ove c’è la Commissione Stampa e propaganda, era inondato da una festosa luminosità di sole e di cielo. Vestito con la sua svelta e signorile eleganza, alto con la consueta sua allegra espressione d’uomo fatto di umori popolari con un che di aristocratica distinzione, e un'aria da nuovo mondo, che faceva sentire l’America, entrò nella mia stanza Tom».