La improvvisa e prematura morte di Paolo mi ha colpito profondamente e con me tutte le persone che lo hanno conosciuto e stimato, lasciandoci nello sconcerto e nella tristezza.

Paolo è stato un uomo onesto, buono, gentile, impegnato, rispettoso degli altri, di lui si può dire che è stato un “cittadino esemplare”, proprio com’era scritto nel retro della tessera del nostro vecchio partito.

Il vuoto e il dolore della sua famiglia, di Adriana, dei suoi figli è incolmabile, a loro va il nostro forte abbraccio carico di partecipazione e condivisione del dolore.

Ho conosciuto Paolo tanti anni fa, è stato un mio studente quando insegnavo all’Istituto tecnico industriale di Lanciano.

Già allora era un ragazzo impegnato in politica, era iscritto alla FGCI, era un giovane comunista pieno di speranze, con la voglia di dare il proprio contributo per cambiare il mondo e per il riscatto degli oppressi, eravamo a metà degli anni ’70, un periodo carico di aspettative per un mondo migliore!

In tutta la sua vita Paolo è stato un uomo politico “totale”, la politica è stata la sua passione e il suo orgoglio.

In essa si è speso: la democrazia, la libertà, la giustizia sociale, i diritti, la Costituzione, sono stati i suoi punti di orientamento fondamentali.

Il suo impegno quotidiano, da sempre e fino alla sua prematura morte, è stato quello di trasformare, sviluppare, modernizzare questo nostro territorio, con un impegno ed una militanza politica portata avanti con grande serietà, studiando, approfondendo, rifuggendo dalle semplificazioni e dagli estremismi.

È stato segretario provinciale di Chieti dei Democratici di Sinistra in un periodo in cui per la prima volta la sinistra assumeva responsabilità dirette di governo nella regione, svolgendo questo compito con impegno e dedizione, supportando nel territorio l’azione riformatrice che investiva all’epoca la regione.

È stato eletto sindaco del suo comune, Frisa, e anche qui ha dato prova delle sue capacità e del suo impegno, assumendo la cura della sua comunità in rapporto alla Val di Sangro e agli strumenti di programmazione territoriale che si venivano definendo.

Paolo è stato un imprenditore agricolo, attività che svolgeva con l’aiuto di tutta la famiglia, andava fiero ed era appassionato del suo lavoro, tanto da assumere ruoli di responsabilità nell’organizzazione professionale agricola di cui era parte, la CIA Confederazione Italiana Agricoltori.

Paolo non ha mai cessato di occuparsi attivamente di politica, lo faceva con impegno ed attenzione ed era un uomo profondamente unitario, e specialmente in questi ultimi anni in cui la sinistra si è molto lacerata, i suoi appelli e le sue raccomandazioni erano rivolte a trovare e sollecitare le ragioni che univano, che davano la forza alla sinistra perché era profondamente convinto che senza una sinistra unita non c’è possibilità di cambiamento.

Paolo era un uomo di pace, basta ripercorrere i suoi ultimi messaggi sui social per capire quanto fosse sconvolto dalle guerre in atto e quanto necessario ed urgente ritenesse la messa in campo di azioni di pace, che purtroppo non sono mai venute.

Ci mancherà il suo esempio di uomo onesto, schivo, che non ha mai prediletto mettersi in mostra, che ha sempre preferito l’essere all’apparire, ma ci mancherà anche il suo esempio di combattente indomito per le ragioni di giustizia sociale e di libertà, che non si arrendeva mai, sempre pronto all’impegno e alla lotta per una società più giusta.

Mancherà ancora di più alla sua famiglia, alla moglie ai figli al nipotino, ai parenti tutti e attorno a loro ci stringiamo con un forte abbraccio pieno di affetto.

Ciao Paolo, sarai sempre nei nostri pensieri!

(Luigi Borrelli, Frisa 17 maggio 2024)